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mercoledì 19 giugno 2013

Incendio al mezzo della Di.p.al. Il sindaco Giorgianni non ha dubbi

Dopo i rilievi e le verifiche effettuate gli inquirenti sembrano avere ben pochi dubbi sulla matrice dolosa dell’incendio che, potrebbe essere stato generato, dal versamento di benzina e/o altro liquido infiammabile sulla parte superiore del mezzo. 
Pochi dubbi, non solo  sulla matrice dolosa, ma anche su chi si intendesse colpire, ha anche il sindaco di Lipari, Marco Giorgianni, che sino a prima di diventare primo cittadino collaborava con l’impresa di famiglia. Da noi, raggiunto telefonicamente a Roma, città per la quale è partito stamani, è stato lapidario. “Sono sicuro -ci ha detto- che ne io ne la mia famiglia abbiamo nemici nel settore commerciale”. 
Una frase secca che lascia davvero poco spazio alle interpretazioni e che indirizza chiaramente verso una matrice legata alla sua attività politica. 
La stessa frase, presumibilmente con l’aggiunta di qualche particolare in più, che comunque resta “top secret”, il primo cittadino l’avrebbe profferita davanti ai carabinieri che lo hanno ascoltato, subito dopo che il rogo era stato domato, nell’ufficio dell’attività commerciale. 
Un “interrogatorio”  tendente a sapere se era stato fatto oggetto o meno minacce  e per acquisire eventuali altri elementi che possano condurre all’identificazione dell’eventuale/i piromane/i. Un “interrogatorio” di rito che, seppure in momenti diversi, dovrebbe aver interessato anche gli altri componenti la società. 
Per tornare alla cronaca dobbiamo evidenziare come i danni al mezzo siano ingenti ma che sarebbero potuti essere ben più gravi senza il tempestivo intervento dei vigili del fuoco in servizio al distaccamento di Lipari (caposquadra Salvatore Pannuccio; vigili Santi Cataliotti, Maurizio Ferrara, Nunzio Giuffrè, Nicola Bombaci)

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