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domenica 16 giugno 2013

LA PESCA SICILIANA ALLA CONFERENZA STATO-REGIONI

E’ stata istituita presso la Conferenza Stato Regioni su richiesta dell’Assessore alle Risorse Agricole e Alimentari, Dario Cartabellotta, e del Coordinatore della Conferenza, l’Assessore della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, la Commissione Pesca.
Confermando l’interesse che la questione pesca riveste per le marinerie siciliane e l’attenzione che il Governo Regionale dedica alla soluzione delle problematiche ad essa connesse, l’assessore Cartabellotta ha portato, in Conferenza Stato-Regioni, diversi argomenti legati alla Pesca.
Sette i punti individuati dal Dipartimento degli Interventi per la Pesca e nello specifico, l’immediato avvio dei progetti di ricerca di cui al programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura, una migliore gestione del FEP che fino ad oggi ha determinato una ingiustificata lentezza nella spesa, la richiesta di aumento della quota accidentale in merito alla cattura di tonno rosso. Per questo punto l’assessorato regionale ha chiesto di incrementare la quota portandola dagli attuali 750kg per unità produttiva fino al limite di 1.200 kg.
Altra criticità portata in conferenza Stato-regioni riguarda la regionalizzazione dei plafond della flotta. In pratica si ipotizza di poter gestire, in termini di tonnellaggio di stazza lorda complessiva, le licenze di pesca ed i mestieri in essa contenuti.
Quindi si è parlato di rivisitazione dei vincoli rispetto alla proprietà navale. Per la risoluzione di questo problema si è proposto di lasciare libera la possibilità di riutilizzo di un natante sostituito per qualunque finalità, eccezion fatta per l’attività di pesca. In caso contrario, si riterrebbe più opportuna la demolizione fisica del natante.
Sesto argomento discusso riguarda invece la semplificazione amministrativa.
E’ stato richiesto di far coincidere in unica soluzione la scadenza della documentazione necessaria alla navigazione, alla pesca e alla Sicurezza. E questo per ridurre al minimo i giorni di inattività imputabili a visite di collaudo da parte degli organi di vigilanza e di certificazione.
Ultimo punto riguarda la richiesta di regolamentazione dell’attività di pesca sportiva che di fatto è una concorrenza sleale agli operatori professionisti. Per questo si è richiesto di accentuare l’attività ispettiva in relazione ai soggetti che si autodefiniscono pescatori sportivi o occasionali ed invece commercializzano il prodotto pescato.
“Abbiamo a cuore l’attività dei pescatori siciliani, che con passione e alle volte con tanti rischi svolgono questo lavoro, ha detto l’assessore Cartabellotta. E’ un settore importante per la nostra economia e proprio per questo vorremmo cercare, in accordo con il Ministero, di trovare risposte e soluzioni pratiche ai diversi problemi che negli anni gli stessi pescatori ci hanno manifestato. I punti che il dipartimento pesca di quest’Assessorato ha stilato sono quelli che secondo noi hanno più bisogno di correttivi da parte del Ministero. Ci auguriamo che il Ministro De Girolamo unitamente al suo staff possa trovare i giusti correttivi in tempi brevi”.

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